I foggiani che vogliamo



Eventi
16/09/2014
Foggia Teatro Festival - III edizione
30/06/2014
Ricollocata la cosiddetta "Croce di Carlo V"
  archivio eventi
 

Nascita di un artista. Joseph Buys a Foggia e sul Gargano

La sede espositiva della Fondazione di via Arpi, 152, completati i lavori di ristrutturazione, ospiteraŽ sabato 11 ottobre, alle ore 18,00, lŽinaugurazione della mostra “NASCITA DI UN ARTISTA: BEUYS A FOGGIA E SUL GARGANO, Opere, immagini, suoni, video”, curata da Stefan Nienhaus e Guido Pensato.

LŽesposizione saraŽ visitabile fino al 31 ottobre con i seguenti orari: dal lunediŽ al sabato ore 9,00/13,00 e 17,00/20,00, domenica ore 9,00/13,00.

Si tratta della conclusione del progetto che eŽ stato avviato nel 2004 con lŽomaggio di sei artisti foggiani (“Beuys/Foggia: denatura).
Nel 2005 in Fondazione si eŽ tenuta una conferenza di Stefan Nienhaus sul rapporto di Beuys con Foggia e la Capitanata dal titolo “Il luogo che ricordo di piuŽ nella mia vita: Joseph Beuys a Foggia e sul Gargano" (frutto di ricerche condotte dalla Cattedra di Letteratura tedesca della FacoltaŽ di Lettere dellŽUniversitaŽ di Foggia).
Nel marzo 2008 la Fondazione ha ospitato un convegno che ha fatto luce sugli anni cruciali della maturazione in Beuys della scelta dellŽarte come opzione fondamentale e definitiva della propria esistenza. Una scelta che lŽartista lega agli anni della guerra e del suo soggiorno a Foggia e sul Gargano, vissuti e descritti come “unŽalternativa agli orrori della guerra”.

“Quando ero in Puglia parlavo abbastanza bene lŽitaliano, abbastanza perché lo spirito della gente e della cultura italiana, contrapposto allŽorrore della guerra, lasciassero una forte impressione nella mia vita; affettivamente ho amato molto Foggia, eŽ il luogo che ricordo di piuŽ nella mia vita”. Queste alcune delle parole con cui Joseph Beuys dichiaroŽ piuŽ volte la profonditaŽ del legame che lo univa al nostro territorio.
La mostra vuole sottolineare questo legame di Beuys con la Puglia, Foggia e il Gargano nato durante gli anni della guerra.
LŽartista comincioŽ come soldato in Puglia ad abbozzare i primi schizzi di paesaggi e decise in quel periodo di lasciare gli studi scientifici e di dedicarsi allŽarte. Come studente dellŽAccademia di Dusseldorf i suoi primi lavori sono la rielaborazione in litografia dei disegni pugliesi.
TorneraŽ nel foggiano decine di anni piuŽ tardi, ormai celebre, e dedicheraŽ un libro di serigrafie alla gente del capoluogo dal titolo “La gente eŽ meravigliosa a Foggia”.
Nel 1985 nellŽallestimento della sua ultima mostra a
Capodimonte, pochi mesi prima della sua morte, volle intitolare una litografia: “Prendi sul serio Foggia”.



Scheda dellŽartista
Joseph Beuys (1921-1986) eŽ uno dei piuŽ rappresentativi portavoce delle correnti concettuali nellŽArte della seconda metaŽ del Novecento.
Per capire lŽarte di Beuys si deve partire dalla sua biografia.
PartecipoŽ allŽoffensiva nazista come pilota di aerei. Tra il 1942 e 1943 ci fu lŽimpatto con la gente semplice e gentile di Foggia e del Gargano e con il paesaggio mite, vissuti dallŽartista come un antidoto alla crudeltaŽ e allŽinsensatezza della guerra.
NellŽoffensiva contro i russi precipitoŽ nel 1943 oltre le linee nemiche con il suo aereo. Si salvoŽ perché fu trovato moribondo dai tartari nomadi che lo curarono avvolgendolo in grasso e feltro.
RiusciŽ a sopravvivere e finiŽ in un campo di prigionia inglese.
DallŽesperienza tragica della guerra trasse motivi di ispirazione che lo avrebbero accompagnato lungo tutta la sua attivitaŽ artistica seguendo un misterioso filo conduttore: la ricerca della rinascita spirituale.
Molti critici lo definirono “sciamano dellŽarte”. Negli anni Ž60 fu uno dei membri piuŽ attivi del gruppo FLUXUS, compagine artistica americana ed europea che accomunoŽ molteplici artisti nella volontaŽ di perseguire non lŽapprofondimento del linguaggio artistico ma lŽutilizzo sociale dellŽarte come senso dellŽarte stessa.
Beuys affermava che “Ogni uomo eŽ un artista”, secondo il concetto di Arte totale. LŽArte eŽ strumento di coscienza, lŽArte eŽ dappertutto ed eŽ di tutti. LŽartista deve riportare lŽesperienza estetica al vissuto quotidiano da cui nessuno eŽ escluso.
In questo senso Beuys, ponendo al centro della sua ricerca artistica lŽuomo e la sua energia creativa, si eŽ occupato di politica, economia, ecologia e tutti i problemi che coinvolgono quotidianamente lŽindividuo.
Beuys eŽ considerato “mago della multimedialitaŽ”, lŽarte procede lungo sentieri inediti. UnŽaltra delle sue caratteristiche eŽ la complessitaŽ del pensiero e dellŽopera “perturbatrice, straziante, dolorosa”, nonché multipla: opera plastica, disegni, performance musicali, dichiarazioni, azioni. Per lui qualunque forma eŽ adeguata, perché la cosa importante non eŽ solo il mezzo, ma il messaggio trasmesso. È un rinnovatore del concetto di Arte, sostenuto da una personalitaŽ travolgente e carismatica.
Nella sua vita realizzoŽ 70 Azioni (sono implicati prodotti poveri, cose di uso comune, apparentemente inerti ma dotati di grande energia e valore simbolico), 50 installazioni, 130 mostre personali e ancora conferenze, dibattiti, interviste. Nel 1979 viene realizzata una retrospettiva al Guggenheim Museum di New York e nello stesso anno Beuys si candida al Parlamento tedesco per i Verdi.
Nel 1982, a Kassel istalla una delle sue opere piuŽ suggestive: "7000 querce". Non si tratta di una scultura tradizionale ma di un grande triangolo posto davanti al Museo Federiciano e composto da 7000 pietre di basalto, ognuna delle quali "adottabile" da un potenziale acquirente. Il ricavato della vendita di ogni pietra eŽ servito nel corso degli anni a piantare una quercia. LŽoperazione, terminata ufficialmente nel 1987, un anno dopo la morte dellŽartista, deve in realtaŽ essere ancora ultimata, dal momento che occorreranno circa trecento anni prima che le 7000 querce diventino il grande bosco immaginato da Joseph Beuys il quale, peroŽ, oltrepassando addirittura i limiti temporali della sua stessa esistenza, eŽ riuscito a trasformare unŽazione ordinaria e spesso banalizzata come quella di piantare alberi in un grande rito collettivo capace di evocare i significati piuŽ profondi del rapporto fra lŽuomo e la natura.



Dal
: 11/10/2008  al 31/10/2008
info
sito
citta
 
 Home | Storia | Statuto | Organigramma | Sede e Patrimonio | Bilancio | Attività | Pubblicazioni | Link | Contattaci
 Copyright 2024 Fondazione Banca del Monte "Domenico Siniscalco Ceci"
 powered by netplanet