SCRITTORI PER SAN PIO, la collezione di libri di Francesco Guarino in mostra
“SCRITTORI PER SAN PIO”, collezione privata di Francesco Guarino in mostra, dal 22 al 25 giugno nella sede della Fondazione di via Arpi, 152, e´ un´iniziativa della Fondazione che ben si collega alla storica visita di papa Benedetto XVI a San Giovanni Rotondo, il 21 giugno, per pregare sulla tomba di Padre Pio.
Tutto nasce dalla passione di “speciale collezionista” di
FRANCESCO GUARINO, foggiano, professore di religione a San Marco in Lamis, , laureato in Teologia e Pedagogia Sociale presso la Facolta´ Salesiana di Roma con una tesi su Padre Pio. Nel 2005 ha pubblicato "Padre Pio maestro di vita cristiana" (Leone editrice), con prefazione dell´Arcivescovo della Diocesi di Foggia-Bovino mons. Francesco Pio Tamburino. Il libro e´ stato adottato come manuale di catechesi dai gruppi di preghiera Padre Pio della diocesi di Foggia-Bovino. Nel 2006 per le edizioni Padre Pio da Pietrelcina San Giovanni Rotondo, ha pubblicato "Santificati e Santifica", libro che ripercorre la spiritualita´ di Padre Pio a partire dal racconto della sua chiamata vocazionale. Collabora con la rivista “Studi su Padre Pio” diretta da Padre Luciano Lotti, e con altre riviste specializzate nel settore della Pedagogia. Esperto in Comunicazione Sociale.
Il prof. Guarino, imbattendosi come scrittore e pubblicista nel grande patrimonio culturale che da quasi 100 anni accompagna padre Pio, ha cominciato a raccogliere tutte le pubblicazioni che parlavano del Santo, fino a raggiungere il notevole numero di 400 libri.
L´idea e´ stata quella di promuovere una mostra bibliografica nella quale presentare 300 dei suoi volumi, tra cui alcune vere rarita´, come la raccolta di tutte le edizioni, anche nelle diverse traduzioni, di Alberto Del Fante. O la prima vera biografia su Padre Pio di Emanuele Brunatto, con lo pseudonimo di De Rossi, del 1926, messa all´indice dall´allora Sant´Uffizio. Come pure il cosiddetto Libro Bianco presentato all´ONU dello stesso Brunatto, del 1960.
“Grandi personaggi famosi hanno scritto negli anni di e su Padre Pio (come Biagi, Pitigrilli, Trabucco) afferma Guarino -. La stessa Capitanata in questi anni ha donato scrittori a Padre Pio: Attilio Tibollo, Donato Apollonio per citarne solo alcuni in tempi passati.
Mentre ultimamente ricordiamo i giornalisti Anacleto Lupo e Lello Vecchiarino. Due sono gli obbiettivi che mi sono prefissato: portare la mostra in giro per l´Italia e creare una collana di quaderni di Scrittori per San Pio, partendo proprio da quelli della nostra Capitanata”.
Lunedi´ 22 giugno sara´ possibile riflettere sull´attenzione culturale che, fin dai primi decenni del Novecento, scrittori, giornalisti, storici, uomini di fede, hanno riservato al frate cappuccino, che, da un piccolo convento sul Gargano, ha richiamato l´attenzione di tutto il mondo.
Una conferenza di presentazione, alle ore 18.00, nell´Auditorum Santa Chiara, a Foggia, aprira´ il pomeriggio del 22 giugno con le relazioni del dott. Francobaldo Chiocci, giornalista e scrittore, e di padre Luciano Lotti, direttore della rivista “Studi su Padre Pio”.
Interverra´ anche padre Gerardo Saldutto, frate cappuccino, che ha fatto parte del comitato per il processo di beatificazione di Padre Pio ed ha ricoperto l´incarico di vicepresidente nel successivo processo di canonizzazione. E´ considerato il primo storico di Padre Pio, il primo che ha fondato cioe´ la biografia del frate di Pietrelcina su ricerca di archivio e fonti documentate.
Moderatrice la giornalista Enza Moscaritolo.
Si parlera´ del significato delle innumerevoli pubblicazioni, che a cominciare dall´opuscolo del 1921, "Breve notizia biografica del Rdo P. Pio de Pietrelcina de la provincia de Foggia (Italia) llmado il Cappuccino Santo", di anonimo, edito in Spagna, hanno diffuso la conoscenza del frate in tutto il mondo. Del 1922 il primo opuscolo in lingua italiana, del 1924 la prima vera biografia a firma di Giuseppe Cavaciocchi, giornalista del Messaggero.
Negli anni successivi le pubblicazioni su Padre Pio comparvero a ondate. Quand´era vivo, padre Pio rifiutava con disgusto ogni tipo di propaganda e ogni pubblicazione riguardanti la sua persona, cercando di impedirle come poteva: “io sono completamente estraneo – scriveva nel 1932 – a tutto cio´ che si e´ detto e si dice, e si scrive, e si afferma, e si stampa a mio riguardo”.
Alle ore 19,30, di lunedi´ 22 giugno, si procedera´ all
´inaugurazione della mostra nella sede della Fondazione di via Arpi, 152.
La mostra sara´ visitabile fino a giovedi´ 25 giugno dalle ore 9.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00.
Schede
FRANCOBALDO CHIOCCI
Umbro di Gubbio, cavaliere di Malta, laureato in Giurisprudenza, giornalista professionista dal 1959, per oltre trent´anni a Il Tempo di Roma prima con Renato Angiolillo e poi con Gianni Letta, ha seguito come inviato speciale i primi avvenimenti italiani e internazionali, a cominciare dal viaggio di Paolo VI in Palestina. Poi e´ stato firma nazionale de Il Giornale, prima con Vittorio Feltri e poi con Maurizio Belpietro, dopo aver diretto quotidiani: a Firenze le Gazzette della catena Longarini, ad Ancona Il Corriere Adriatico e a Napoli il Giornale del Sud. Ha insegnato alla Scuola superiore di Giornalismo della Luiss e, tra i vari riconoscimenti ottenuti, ha vinto i premi Heminguay per il giornalismo, Ucsi-Recoaro alla carriera, Montecatini, Valentino d´oro, il Caravella, il Citta´ di Penne.
Delle sue molteplici esperienze sono testimonianze anche numerosi libri. Tra questi, Gli ultimi samurai sui kamikaze giapponesi, Lacrime e bugie per l´India sulla crociata sbagliata per sfamare gli indiani, L´Arpa, La Croce, Il Fucile sulla guerra di religione in Irlanda, le biografie Donna Rachele e Il Matto di Dio (sul beato Cottolengo), il Dizionario dei sentimenti nobili e ignobili in memoria di Luciano Cirri, Gli affondatori del cielo e, ultimo, con l´umorista Enrico Vaime, Si metta un attimo nelle mie penne.
Soprattutto ha scritto di Padre Pio e su Padre Pio sin dall´inizio degli anni ´60 con una inchiesta per Il Tempo in 45 puntate dal titolo Le stigmate di un frate sotto l´unghia dei diavoli, che ha denunciato, per la prima volta nel dopoguerra, i piu´ scabrosi retroscena delle persecuzioni subite dal santo di Pietrelcina, anticipando l´imponente documentazione contenuta nel successivo libro-dossier in tre volumi Padre Pio,Storia di una vittima, scritto insieme con Luciano Cirri. Altri suoi libri sullo stesso tema: Padre Pio non e´ morto (Gallorosso editore), I nemici di Padre Pio
(Reporter Modadori), Padre Pio, cent´anni di gratitudine (editore Volpe) e, ultimo, L´uomo che salvo´ Padre Pio (Adn.Kronos libri) su Emanuele Brunatto, l´avventuriero e “pubblico peccatore” che, sin dalla prima persecuzione, fu in prima fila nella difesa del santo che l´aveva convertito.
LUCIANO LOTTI (OFM Cap)
Dottore in Teologia Spirituale e giornalista, e´ direttore della Rivista “Studi su Padre Pio”. Docente di Teologia Dommatica, Metodologia della Ricerca, Filosofia della Religione e Spiritualita´ di Padre Pio, svolge il servizio di Direttore dell´ISSR di San Severo e Bibliotecario generale della Facolta´ Teologica Pugliese, nonché di Vicario Episcopale nella Diocesi di San Severo. Autore del libro “L´Epistolario di Padre Pio, una lettura mistagogica” ha curato, per le edizioni “Padre Pio da Pietrelcina” tra l´altro il libro “Padre Pio, l´uomo e il santo” in occasione della Beatificazione di Padre Pio, e il testo “Pietre di bellezza e di santita´” sulla Chiesa di San Pio da Pietrelcina in San Giovanni Rotondo. Ha pubblicato diversi articoli sulla spiritualita´ di Padre Pio ed e´ collaboratore della RAI nella rubrica “Ascolta si fa sera”. Autore di programmi televisivi religiosi
e´ stato docente di Teologia della Comunicazione presso l´Istituto Teologico “Santa Fara” della Facolta´ Teologica Pugliese.