Nuova vita per i "Tre Archi", il piuŽ antico ingresso alla cittaŽ, grazie alla Fondazione
Dal 22 gennaio sono cominciati i lavori di cantierizzazione per il restauro di Porta Grande, lŽimportante diaframma architettonico tra la cittaŽ antica e la moderna espansione verso il Gargano, documento storico sopravvissuto ai tanti accadimenti, emblema di accesso alla cittaŽ.
Promosso e finanziato dalla Fondazione, sostenuto con entusiasmo dallŽassessore alla Cultura di Foggia dott. Potito Salatto, il progetto di restauro eŽ firmato da due architetti foggiani, Cinzia Nardelli e Marilena Dembech. Dopo una lunga attesa finalmente il 30 novembre scorso eŽ giunta lŽautorizzazione della Sovrintendenza e lŽ11 dicembre quella del Comune per il via libera ai lavori.
Porta Grande o Porta Arpana, oggi di chiaro stile neoclassico, eŽ lŽunica che si eŽ conservata delle cinque porte che si aprivano lungo le mura durante parte del medioevo il cui fornice centrale, carrabile, conserva del suo antico passato la struttura originaria in pietra, il sistema articolato di volte e gli alloggi dei cardini che permettevano il movimento del portone originale.
Una lapide, datata 1543, sullŽarco interno riproduce lŽepigrafe originaria del palazzo federiciano.
È attribuita a Luigi Oberty, ingegnere provinciale di Capitanata - suoi i progetti e la direzione tecnica del pronao della Villa Comunale, 1820, del Teatro Comunale, 1828, probabilmente la facciata di S.Francesco Saverio - la costruzione della
sovrastruttura decorativa della porta.
Una cospicua azione di ricostruzione, dopo i disastrosi effetti dei bombardamenti, fu realizzata nellŽimmediato dopoguerra, mentre i fornici laterali sono stati aperti, per il passaggio dei pedoni, nel 1955.
Da allora non ci sono stati piuŽ interventi di manutenzione o restauro.
Porta Grande, o Porta Arpana, Portagranne per i foggiani, che originariamente divideva il nucleo cittadino dalla campagna, eŽ luogo di transito e di sosta (per la presenza di un semaforo) di un flusso interminabile di auto e mezzi pesanti.
Evidenti i segni di degrado dovuto ai gas di scarico dei veicoli, a cui si associano i danni arrecati dalla umiditaŽ che sale dal basso verso lŽalto.
LŽintervento di maggior rilievo interessa la pulitura della parte
muraria (pietra e intonaco) che ha previsto unŽanalisi accurata delle superfici e unŽindividuazione dei processi chimici che hanno provocato il degrado.
I lavori di restauro necessiteranno della chiusura al traffico nella zona interessata per il tempo necessario al recupero del fornice centrale, allŽincirca 30 giorni.
I progettisti del restauro, Dembech e Nardelli, sottolineano che il valore di testimonianza storica di tale monumento debba far ripensare agli impedimenti alla sua fruizione, nonché causa di ulteriore degrado, costituiti dalla segnaletica, i quadri tecnici, i cavi elettrici, il semaforo che impone la sosta delle autovetture.
Il restauro conservativo di Porta Grande fa parte di una serie di iniziative promosse congiuntamente dallŽAssessorato e dalla Fondazione BdM Domenico Siniscalco Ceci dirette al recupero e alla valorizzazione delle architetture rappresentative del centro storico della cittaŽ, in particolare dellŽantica via Arpi.