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Inserita il: 18/09/2007

Dopo la pausa estiva una nuova iniziativa sociale della Fondazione

4 minori appartenenti alle fasce deboli sostenuti in semiconvitto allŽIst. S. Giuseppe Dopo la pausa estiva la Fondazione attiva la prima delle tante iniziative in cantiere nei vari settori: Arte, Cultura e Spettacolo, Promozione Sociale, Ricerca e Assistenza Sanitaria, Beni Culturali e Restauro. Mentre eŽ ancora in fase di svolgimento il restauro di Porta Grande, appena concluso il riuscitissimo e affollatissimo progetto degli “Anziani alle Terme di Castelnuovo” e ancora attiva lŽiniziativa della Ludoteca in Pediatria, parte il primo di alcuni specifici e mirati interventi di promozione sociale, di cui daremo notizia a breve termine. Ascoltando e valutando lŽaccorata richiesta della Superiora dellŽIstituto san Giuseppe, formulata al Teatro del Fuoco nella manifestazione per la Giornata delle Fondazioni, il 20 maggio scorso, la Fondazione ha ritenuto di stanziare la cifra necessaria per il mantenimento in semiconvitto di 4 minori accolti nellŽIstituto san Giuseppe. Chi sono questi minori? Inviati dagli assistenti sociali del Comune in numero di 120 fino agli anni Ž80, dalla metaŽ degli anni Ž90 in media tra i 35 e i 40 lŽanno, sono bambini in etaŽ scolare (materne ed elementari) appartenenti a fasce sociali deboli, con genitori in difficoltaŽ varie, a rischio di cadere in dispersione scolastica e di essere vittime di varie forme di illegalitaŽ. “Sono bambini presi in cura fin dalla prima mattina, quando, prelevati col pulmino, sono se necessario anche lavati e vestiti cosiŽ da essere ben accolti da tutti, e a cui si daŽ la prima colazione – spiega suor Emanuela del san Giuseppe -. Vanno a scuola nellŽIstituto, mangiano nella mensa e fanno attivitaŽ pomeridiane di doposcuola e laboratori vari, tornando a casa nel tardo pomeriggio. Molte le famiglie che chiedono di far entrare i figli in semiconvitto, a fronte della crescente mancanza di fondi istituzionali. Sono bambini che in condizioni igieniche precarie, mancanti di materiale scolastico, deprivati culturalmente, spesso nelle scuole pubbliche sono emarginati e non riescono ad entrare in possesso delle necessarie acquisizioni di base anche per le continue assenze. Per lŽaffidamento diurno di ogni bambino sostenuto (ma alcuni li abbiamo presi gratis perché non potevamo dire di no a casi di estrema gravitaŽ) chiediamo 20,09 euro al giorno, che corrispondono a 4200 euro lŽanno”. “Contribuire a migliorare le condizioni di questi bambini – ha specificato il presidente Andretta - significa contribuire anche se in minima parte al miglioramento della nostra comunitaŽ cittadina”. Con lŽinizio della scuola al 17 settembre anche i 4 bambini sostenuti dalla Fondazione hanno fatto il loro ingresso, alla pari, nella scuola.
 
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