Cerimonia ufficiale di riapertura di Porta Grande 6 dicembre ore 18,00
È con grande entusiasmo che la Fondazione comunica che si sono
conclusi i lavori di restauro di Porta Grande o Porta Arpana – uno
dei piu´ antichi documenti storici della nostra citta´ sopravvissuto a
tanti accadimenti – lavori iniziati il 24 gennaio scorso.
Giovedi´ 6 dicembre alle ore 18,00 alla presenza del sindaco Orazio
Ciliberti e del presidente della Fondazione Francesco Andretta, si
terra´ la cerimonia di riapertura.
Promosso e finanziato dalla Fondazione, sostenuto con entusiasmo
dall´assessore alla Cultura e ai Beni Culturali del Comune di Foggia
dott. Potito Salatto, il progetto di restauro conservativo e´ firmato
da due architetti foggiani, Cinzia Nardelli e Marilena Dembech,
anche direttori dei lavori. Responsabile del procedimento
l´architetto Roberto Telesforo. Di Luciano Buono l´impresa che ha
condotto i lavori.
Gli interventi di restauro hanno particolarmente conservato la
facciata in evidente stile neoclassico su via della Repubblica da
alcuni attribuita all´architetto Luigi Oberty.
I lavori piu´ impegnativi hanno riguardato il fornice centrale in cui,
come ha spiegato l´architetto Cinzia Nardella “sono state riportate
alla luce le volte in tufo e laterizio, di particolare ed interessante
tessitura, che erano coperte e nascoste da intonaco. La scelta di
portanti a vista e´ scaturita dalla notevole bellezza del taglio dei tufi
e dal cromatismo che lascia pensare che siano nati cosi´ per essere
ammirati. Sul prospetto di piazza Nigri l´unica innovazione
riscontrata e´ data dalle modanature che circoscrivono le porte-
finestre in tufo scialbato da grossolani strati di pittura”.
Il restauro ci ha ridato anche la meridiana, ormai degradata e
illeggibile, che e´ stata resa funzionante.
I fornici laterali sono stati protetti da una zoccolatura in pietra in
sostituzione di quella esistente, risalente al 1955, in pessimo stato
di conservazione. “Si e´ cercato di rispettare la tipologia dei
basamenti in uso nel centro storico sia nella scelta del materiale
(pietra di Apricena) sia nella lavorazione (bocciardatura fine e
pettinatura)”.
L´architetto Sardella ha specificato che “tutti i materiali utilizzati
sono stati selezionati e scelti nel pieno rispetto del monumento. Si
e´ preferito l´uso di materiali naturali, traspiranti, in uso nel settore
del restauro monumentale; cosi´ anche per gli intonaci e le tinte a
calce. A seguito di numerose campionature di colore selezionate
alla presenza dell´architetto Alfredo De Biase, Sovrintendenza ai
Beni AA.AA.AA.SS., e dell´architetto Telesforo, si e´ pervenuti alla
scelta della tonalita´ di colore usata per la dipintura”.
Particolare attenzione merita il nuovo impianto di illuminazione,
che esalta e contribuisce a difendere il monumento, oltre che a
rendere visibili da lontano le due facciate mettendo in risalto gli
elementi del prospetto ottocentesco come le colonne e i timpani.
La Fondazione inoltre ha voluto fornire di videosorveglianza il
monumento per dotare di ulteriore protezione da vandali e
maleintenzionati il monumento.