27 OTTOBRE PRESENTAZIONE DEL 1° VOLUME DELLA COLLANA DELLA FONDAZIONE
Lunedi´ 27 ottobre, alle ore 17,00, nella Sala Rosa del Vento, sara
´
presentato il volume “LE MONETE DELLA COLLEZIONE BATTISTA
NEL MUSEO CIVICO DI FOGGIA”, di Carla Russo.
Interverranno il dott. Giuseppe Libero Mangieri, Soprintendente
per i Beni Archeologici della Puglia e il dott. Pasquale Fragassi,
numismatico.
Con questo volume si inaugura una nuova iniziativa della
Fondazione che, lungi dal proporsi come casa editrice, intende
contribuire alla promozione e divulgazione della conoscenza del
nostro ricco patrimonio storico e culturale anche attraverso
pubblicazioni.
Quello che verra´ presentato il 27 ottobre e´ il 1° numero della
COLLANA DELLA FONDAZIONE, curata da un´apposita commissione
e con veste grafica semplice, che raccogliera´ scritti afferenti a
ricerche prevalentemente storiche riguardanti il nostro territorio.
“LE MONETE DELLA COLLEZIONE BATTISTA NEL MUSEO CIVICO DI
FOGGIA”, tesi di laurea della giovane Carla Russo, e´ la
presentazione della collezione dell´appassionato foggiano Pasquale
Battista, poi confluita nel 1982 nel patrimonio del Museo, che
comprende monete di zecche indigene che furono emesse per lo
piu´ nel III sec. a. C., uno dei periodi piu´ interessanti per l´Apulia
settentrionale e meridionale (la parte a nord di Taranto), suddivisa
nei tre ceppi distinti Dauni, Peuceti e Messapi, e la Calabria (la
penisola salentina compresa Taranto).
Uno dei segni distintivi dell´autonomia dei centri fu la capacita´ di
emettere moneta, procedimento che presupponeva
un´organizzazione ben articolata (approvvigionamento del metallo,
magistratura che sovrintendeva le delicate operazioni di emissioni,
maestranze capaci). Parlare di monete dunque equivale ad
approfondire la conoscenza di un´area geografica che nel corso
dei
secoli ha subito profonde trasformazioni.
Inoltre il volume nasce dal riordino del complesso delle collezioni
numismatiche del Museo, che la stessa dott.ssa Russo ha
realizzato, e propone materiali che potranno essere utilizzati in
altra sede per approfondire ulteriori ricerche storiche.
