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Inserita il: 09/12/2008

La Fondazione ha patrocinato la pubblicazione del volume "SALPIA VETUS. ARCHEOLOGIA DI UNA CITTAŽ LAGUNARE"

La Fondazione ha risposto allŽappello lanciato dal prof. Saverio
Russo che ha seguito la lunga e travagliata vicenda della mancata
pubblicazione delle ricerche relative alle campagne di scavo del
1967-1968 e 1978-1979 nel sito di Salapia antica.
Sabato 6 dicembre, alla presenza del presidente Andretta, di
Saverio Russo, Enzo Lippolis, Sante TineŽ, il sovrintendente
archeologo Giuseppe Andreassi, il rettore Giuliano Volpe il volume,
finalmente edito, eŽ stato presentato in Fondazione.
Foto, schede, saggi relative alle 243 sepolture (XI-II secolo a.C.) -
sussidi oggi importantissimi dopo che il sito eŽ stato spogliato da
una delle piuŽ feroci azioni di saccheggio clandestino del territorio-
scavate a distanza di dieci anni da Sante TineŽ e Fernanda
Bertocchi sua moglie, pionieri dellŽarcheologia della Daunia
(furono chiamati nel 1965 ad aprire la Sovrintendenza a Foggia e a
riaprire il Museo chiuso dal Ž43), hanno trovato una adeguata
sistemazione in un volume di 450 pagine edito da Osanna Edizioni,
a cura di Enzo Lippolis e Tonia Giammatteo, patrocinato dalla
Fondazione.

Finalmente, a 40 anni dalla prima campagna di scavo e a 15 anni
dallŽultima sistemazione del materiali, dopo problemi relativi alla
casa editrice, ai finanziamenti e poi alla morte prematura di Marina
Mazzei, della stessa Fernanda Bertocchi e di Anna Grazia Blundo,
ha visto la luce "SALPIA VETUS. ARCHEOLOGIA DI UNA CITTAŽ
LAGUNARE", che contiene saggi di F.TineŽ Bertocchi,
R.Compatangelo, A.Monnet, A.Vignot, A.G.Blundo, E.Lippolis,
M.Osanna, M.Mazzei.

"Lo scavo di Fernanda TineŽ Bertocchi e Santo TineŽ a Salapia 40
anni fa cosituisce lŽunico intervento di ricerca sitematico nellŽarea
di una delle piuŽ importanti cittaŽ preromane in Puglia. Nei decenni
successivi la mancanza di una politica di tutela adeguata a livello
nazionale, in questo come altri casi, ha abbandonato siti di tale
rilievo storico allo scavo clandestino", scrive nellŽintroduzione Enzo
Lippolis, dellŽUniversitaŽ La Sapienza di Roma.

LŽinfelice vicenda della ricerca a Salapia e Arpi - aggiunge Lippolis
- sono la dimostrazione della necessitaŽ di tutelare e valorizzare le
nostre risorse artistiche, con il concorso delle isituzioni in
collaborazione tra loro. Documentare, informare, divulgare a livello
scientifico e didattico, scopo del volume, eŽ la miglior difesa contro
i predoni e cosituisce uno stimolo a considerare i siti archeologici
come una risorsa per il territorio.


 
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