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Inserita il: 26/02/2010

Inaugurata la mostra "I bambini di Haiti"

Una mostra video-fotografica alla Fondazione Banca del Monte
Dalla tristezza profonda di uno sguardo allo splendore di un sorriso, che sboccia ancora sui visi innocenti dei bambini, ma e´ sempre piu´ raro su quello degli adulti.
Delusione, speranza e rassegnazione vissute nello squallore e nella sporcizia delle strade di Haiti prima ancora del terremoto, in un mondo che oggi e´ precipitato, se possibile, ancora di piu´ nella miseria e nel dolore.
Un racconto che e´ emerso in tutta la sua crudezza nella mostra “I bambini di Haiti” che la Fondazione Banca del Monte “Domenico Siniscalco Ceci” ha organizzato nella galleria della propria sede in Via Arpi 152 a Foggia, in collaborazione con la delegazione foggiana dell´Unicef.
In esposizione i ritratti realizzati nel settembre 2008 sull´isola caraibica dal fotoreporter professionista Pier Paolo Cariglia, milanese di adozione ma originario di Peschici, e in proiezione a ciclo continuo il mini-documentario che il videoreporter amatoriale Gianpier Clima ha girato tra le strade e in un orfanotrofio di Port-au-Prince.
Alla presentazione, il Presidente della Fondazione, avv. Francesco Andretta, ha sottolineato che se la mostra fosse stata organizzata appena qualche mese fa, avrebbe suscitato un interesse quasi folcloristico, mentre il tragico sopravvenire del terremoto le ha dato un´importanza maggiore. “La mostra”, ha precisato Andretta, “e´, infatti, un documento delle condizioni precedenti e degli effetti che il sisma ha prodotto su una popolazione gia´ cosi´ prostrata. La cosa che piu´ mi ha impressionato, vedendo le immagini di Clima e quelle del documentario dell´Unicef sul dopo-terremoto, e´ stato che la differenza tra il ‘prima´ e il ‘dopo´ non e´ cosi´ evidente, se non fosse per qualche maceria in piu´. Insomma, ‘e´ piovuto sul bagnato´, come si dice”.
Subito dopo, e´ toccato a Gianpier Clima illustrare il video da lui realizzato. Foggiano, avvocato di professione, ma con la passione per i viaggi (“mi rifaccio a Sant´Agostino”, rivela, “che diceva che la vita e´ un libro e chi non viaggia ne legge una pagina sola”), il trekking e le escursioni ad alta quota, Clima ha sempre documentato le sue “avventure” con la videocamera. Ad Haiti, ha pensato di raccontare per immagini una situazione di degrado alla quale difficilmente si crede se non la si vede coi propri occhi. Ne e´ nato il documentario “Angeli di Haiti”.
Dai 10 minuti di filmato, montato, musicato e sottotitolato dallo stesso Clima, emerge una Port-au-Prince gia´ messa in ginocchio da un recente uragano (“Hanna”, passato su Haiti a inizio settembre 2008) che aveva lasciato inondazione, frane e crolli. Le strade del centro, molte delle quali in terra battuta trasformata in fango e costellate da cumuli di rifiuti, sono invase da miriadi di ambulanti che vendono generi alimentari senza alcuna precauzione igienica. Ma Clima ha voluto rendere merito all´attivita´ impagabile di John Louis Dieubon, ideatore dell´associazione umanitaria “Project Papillon”: orfano egli stesso, e´ cresciuto abbandonato nelle strade di Haiti e poi e´ stato adottato da una famiglia americana. Tornato nell´isola, ha fondato l´associazione che ha costruito quattro orfanotrofi per occuparsi della crescita e dell´istruzione dei bambini privati dei genitori da malattie, fame, rivolte e catastrofi naturali: due anni fa si occupava di 28 bambini, sei dei quali malati di Aids, vera piaga anche tra i bambini ad Haiti. Un impegno che si e´ moltiplicato dopo il terremoto.
Appena un saluto da parte di Pier Paolo Cariglia: “Le foto che ho scattato ad Haiti si commentano da sole. Mi preme solo far comprendere quanto sia tremenda la situazione della popolazione e, in particolare, dei bambini: dobbiamo fare qualcosa per aiutarli”.
Cariglia, nato a Peschici, ha studiato in Capitanata,p er poi completare la sua formazione in giro per il mondo. Ha sviluppato la passione per la fotografia ad Amsterdam, da autodidatta, per poi trasferirsi a New York, dove ha studiato fotogiornalismo e ritrattistica. Dopo un anno e mezzo, nel 1996, e´ andato a Londra, dove ha lavorato per il quotidiano South London Press e per l´Agenzia “Camera Press”, per la quale ha ‘coperto´ eventi importanti come la guerra in Kosovo. Dopo alcune esperienze con la fotografia pubblicitaria, e´ tornato in Patria, a Milano, dove ha aperto uno studio proprio, continuando parallelamente ad operare come fotoreporter.
La dott.ssa Rosalba Perricone, responsabile provinciale per Foggia dell´Unicef, ha ribadito l´urgenza di interventi concreti a favore di Haiti dove mancano anche le condizioni di base per la sopravvivenza a gran parte della popolazione. “L´Unicef”, ha ricordato, “era impegnata gia´ da tempo in un progetto a favore dell´isola, quando e´ arrivato anche il terremoto. Paradossalmente, la catastrofe e´ stata utile: ha riportato all´attenzione del mondo questo Paese gia´ prima devastato dalla miseria, dalle guerre civili e dagli uragani. Il PIL pro capite e´ di 500 dollari l´anno, che mette Haiti al 148° posto tra le 176 nazioni piu´ povere al mondo. I bambini, gia´ prima malnutriti e decimati dall´Aids, oggi hanno perso case, scuole e spesso entrambi i genitori per il sisma. Molti ci telefonano perche´ vogliono adottare uno di questi bambini: l´Unicef non e´ contraria per principio alle adozioni, ma preferisce migliorare le condizioni di vita nel Paese, altrimenti si salverebbero quei pochi che vengono adottati e si lascerebbero al loro destino i bambini che rimangono ad Haiti”.
Alla fine della proiezione del documentario di recente realizzato dall´Unicef nel paese caraibico, per documentare i danni causati dal terremoto, il Presidente Andretta ha sottolineato come la situazione non sia tanto peggiore rispetto a prima. “Per questo”, ha detto, “abbiamo voluto organizzare questa mostra, che dovrebbe scuotere le nostre coscienze: non c´e´ bisogno di elemosina o beneficenza per questi Paesi, ma di una forte volonta´ da parte della comunita´ internazionale e di sostegno alle organizzazioni che sanno mettere a frutto gli aiuti, come l´Unicef”.
Le donazioni a favore dei bambini di Haiti si possono effettuare sul conto corrente bancario del Comitato Provinciale Unicef di Foggia (Banca Popolare di Bari, codice IBAN IT78LO542415700000001004963), con la causale “Emergenza terremoto Haiti”.
Alla fine dell´incontro inaugurale, il Presidente Andretta, la dottoressa Perricone e i due autori hanno guidato il pubblico nella prima visita alla mostra. Splendidi i ritratti, in bianco e nero come a colori, e molto suggestive anche le documentazioni del paesaggio, povero e devastato ancor prima degli eventi del 12 gennaio scorso.
La mostra restera´ aperta fino al 10 marzo prossimo.
 
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