A Foggia altri benefattori avevano istituito sei Monti (che prendono
il nome dai loro fondatori): quattro come quello di Rosa del Vento
(l'unico ad essere indicato come Monte di Pietà), destinati
ad opere di pietà in
soccorso dei poveri e due di natura familiare. In
tutti si intendeva aiutare le ragazze povere e le orfane, facili prede e vittime
della prostituzione, offrendo loro un dotaggio perché si potessero sposare
onorevolmente.
Monte Perla : istituito nel 1640 con testamento di Giovanni
Battista Perla ad estinzione della linea di discendenza mascolina (cosa che
avvenne), il cui Governatore e Amministratore fu il vescovo di Troia (alla
cui diocesi Foggia apparteneva). Un Monte solo di beneficenza perché il
ricavato delle rendite doveva servire ai dotaggi per maritare tante orfane foggiane.
Monte Morrone : nato per volere della giovanissima vedova
Emilia Morrone, morta nel 1782. Monte di Opere pubbliche di Pietà che
si unì a quello di Rosa del Vento ma con cassa separata, la Cassa
Morrone.
Monte della Croce : istituito per volere testamentario nel
1789 da Vitantonio della Croce di Mola di Bari, proprietario di un negozio
di tessuti, telerie e mercerie, per "i maritaggi delle povere zitelle
di qualunque ceto, massimamente orfane di questa città".
Monte Nannarone : istituito nel 1792 per volere di Vincenzo
Nannarone, amante di opere d'arte (lasciò ai Governatori della Cappella
dell'Iconavetere un quadro del Ribeira, detto lo Spagnoletto, raffigurante
S. Pietro che si trova sulla parete laterale destra della Cappella).
Il Monte doveva servire per i maritaggi di zitelle povere e orfane di Foggia.
Monte Rayti : istituito allamorte di Ottavio Rayti nel 1780,
a favore dei discendenti in infinito.
Monte Minossi : con testamento del 1783 di don Emilio Minossi
a favore di parenti poveri e bisognosi.